Author: John Barth
Quotes of Author: John Barth
Daniel C. Dennett, un filosofo della Tufts University che ne sa sia di neuroscienze che di informatica, sostiene che la coscienza stessa ha un aspetto essenzialmente narrativo, radicato nell'evoluzione biologica del cervello. Non ho la competenza per riassumere le argomentazioni di Dennett, ma vengo persuaso d'acchito dalle sue conclusioni – perlomeno se considerate come una narrazione esplicativa. Egli concepisce la coscienza essenzialmente come «creatrice di situazioni immaginarie in stesure multiple»; concepisce il sé come un come se, un «ipotetico Centro di Gravità Narrativa» – in breve, una fantastica e incessante narrazione. «Noi siamo le storie che raccontiamo a noi stessi e agli altri riguardo a chi siamo», afferma il professor Dennett – storie che rivediamo e rettifichiamo in continuazione e che in continuazione rivedono e rettificano noi stessi.
A questo punto vi chiedo: il meditare su domande del genere ha mai reso chicchessia uno scrittore migliore? Non sarebbe più saggio se un narratore meditasse sulla casistica dell'amore, sui particolari di un tramonto, o magari sulle vicissitudini della nave spaziale U.S.S. Enterprise? Forse sì, forse no. Ma nel porci domande del genere, come nel creare di continuo situazioni ipotetiche, facciamo quello che ci viene naturale – che forse viene più naturale ad alcune persone che ad altre. book-quotewritingnonfictionNow many crises in people's lives occur because the hero role that they've assumed for one situation or set of situations no longer applies to some new situation that comes up, or–the same thing in effect–because they haven't the imagination to distort the new situation to fit their old role. This happens to parents, for instance, when their children grow older, and to lovers when one of them begins to dislike the other. If the new situation is too overpowering to ignore, and they can't find a mask to meet it with, they may become schizophrenic–a last-resort mask–or simply shattered. All questions of integrity involve this consideration, because a man's integrity consists in being faithful to the script he's written for himself. "I've said you're too unstable to play any one part all the time–you're also too unimaginative–so for you these crises had better be met by changing scripts as often as necessary. This should come naturally to you; the important thing for you is to realize what you're doing so you won't get caught without a script, or with the wrong script in a given situation. You did quite well, for example, for a beginner, to walk in here so confidently and almost arrogantly a while ago, and assign me the role of a quack. But you must be able to change masks at once if by some means or other I'm able to make the one book-quotemythotherapy