Tutta la vera apprensione di ciò che significa essere una donna, la differenza inconciliabile di esso-quel senso di vita più profonda sott'acqua, quell'oscuro coinvolgimento con il sangue e la nascita e la morte ora potrebbe essere dichiarato in valido, inutile, non l'ha mai sentito affatto.
(All one's actual apprehension of what it is like to be a woman, the irreconcilable difference of it-that sense of living one's deepest life underwater, that dark involvement with blood and birth and death-could now be declared in valid, unnecessary, one never felt it at all.)
In "The White Album", Joan Didion esplora le esperienze complesse e spesso contraddittorie di essere una donna. Riflette sul profondo senso della vita sotto la superficie delle aspettative della società, in cui le realtà della vita, come il sangue, la nascita e la morte, modellano l'identità di una donna. Le intuizioni di Didion evidenziano le lotte interne e le profonde connessioni emotive che spesso rimangono non riconosciute o invalidate dal mondo esterno.
Suggerisce che le percezioni della società possono respingere o minare le vere esperienze e sentimenti di una donna. Questo crea una disconnessione tra la propria realtà vissuta e i modi in cui viene spesso percepita o etichettata da altri. La scrittura di Didion funge da potente commento sulla necessità di riconoscimento e validazione di autentiche esperienze femminili, sottolineando che questi sentimenti e verità contano, indipendentemente dalle norme sociali.