Morire non è niente. Quindi inizia vivendo. È meno divertente ed è più lungo. { }
(To die is nothing. So begins by living. It's less funny and it's longer. { })
Nell'esplorazione della vita e della morte di Jean Anouilh all'interno del suo lavoro, presenta l'idea che l'atto di morire sia irrilevante rispetto al significato della vita veramente. Sottolinea che vivere pienamente è uno sforzo più complesso e prolungato dell'eventualità della morte. Questa prospettiva sfida i lettori a considerare il peso dell'esistenza e le azioni che definiscono una vita significativa.
Anouilh ci invita a riflettere sulle nostre esperienze e sulle scelte che facciamo, suggerendo che concentrarsi sulla vita stessa - le sue gioie, lotte e complessità - dovrebbe essere la priorità. Pertanto, il viaggio della vita è intrecciato nel tessuto della nostra esistenza, che si estende ben oltre la semplice nozione di morte è semplicemente una destinazione.