Niccolò, per l'amor di Dio, mi hanno accusato di essere un accessorio per l'omicidio, hanno detto che ho piantato una pistola in quella villa, mi hanno incriminato per aver fatto false dichiarazioni e ostruzione della giustizia! Mi hanno minacciato se mai tornassi in Italia. E tu mi dici che non dovrei preoccuparmi? " "Mio caro Douglas, chiunque sia chiunque in Italia ti offra le mie congratulazioni per diventare un vero italiano.


(Niccolò, for God's sake, they accused me of being an accessory to murder, they said I planted a gun at that villa, they've indicted me for making false statements and obstruction of justice! They threatened me if I ever return to Italy. And you tell me I shouldn't be concerned?" "My dear Douglas, anyone who is anybody in Italy is I offer you my congratulations on becoming a genuine Italian.)

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In "The Monster of Florence" di Douglas Preston, il protagonista, Douglas, esprime la sua profonda preoccupazione per le gravi accuse che deve affrontare, comprese le accuse legate all'omicidio e alle false dichiarazioni. La sua frustrazione è evidente quando racconta di essere etichettato come accessorio a un crimine e alle minacce che ha ricevuto scoraggiandolo dal tornare in Italia. Tali gravi accuse lo pesano pesantemente, mettendo in evidenza la gravità della sua situazione.

Niccolò, la persona che sta affrontando, cerca di rassicurare Douglas, indicando che quelli in posizioni di influenza in Italia sono consapevoli della sua situazione. Niccolò si congratula anche in modo umoristico con Douglas per il suo status percepito come un vero italiano a causa di queste sfide. Il loro scambio riflette le complessità dei problemi legali che si intersecano con l'identità personale e il contesto culturale dell'Italia.

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gennaio 22, 2025

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