Il romanzo "Player Piano" di Kurt Vonnegut Jr. esplora il concetto di automazione e il suo impatto sulla società. La citazione "Nessun problema. Non c'è davvero molto da fare per il lavoro" riflette la semplicità dei compiti in un mondo dominato dalle macchine. Man mano che la tecnologia avanza, i ruoli umani diventano diminuiti, portando a un senso di interrogativi esistenziali tra i personaggi.
Questa affermazione incapsula l'idea che quando il lavoro diventa semplificato, sorge la complessità dello scopo e dell'identità umana. Vonnegut critica la dipendenza dalla tecnologia, evidenziando il vuoto che può accompagnare una mancanza di lavoro e interazione significativi in una società automatizzata.