Nel suo libro di memorie "The Glass Castle", Jeannette Walls riflette sulla complessa dinamica della sua educazione, evidenziando i sacrifici fatti per la sopravvivenza. La citazione "Una cosa sulla puttana: ha messo un pollo sul tavolo" sottolinea le dure realtà che la sua famiglia ha dovuto affrontare. Suggerisce che anche tra circostanze difficili, ci sono stati momenti di sostentamento e necessità che hanno permesso loro di continuare. Questo punto illustra le lunghezze a cui gli individui potrebbero andare a provvedere a se stessi e ai loro cari, non importa quanto moralmente ambigui possano sembrare quelle azioni.
La narrativa di Walls approfondisce le lotte e la resilienza della sua vita familiare, segnato dalla povertà e uno stile di vita non convenzionale. Condividendo questa citazione, sottolinea le decisioni pragmatiche prese in situazioni terribili. Serve come un commovente promemoria dei sacrifici fatti da molti in condizioni socioeconomiche simili, catturando l'intersezione di sopravvivenza e compromesso morale nella ricerca di una vita migliore. In definitiva, il libro di memorie rivela come tali esperienze modellano la propria identità e comprensione della famiglia e della responsabilità.