PROPRIETTA MOSTRA INDIPENDENTE, MARKEKMING IT AS AMERICAN SALON DES RIFUSIS. Nel febbraio del 1908 otto pittori mostrarono il loro lavoro nelle Macbeth Galleries. Gli otto, mentre il critico James Huneker li battezzò, includevano Henri, Sloan, Glackens, Luks e Shinn-the Philadelphia cinque e tre cinque, tre, stilisticamente diversi ma ugualmente determinati a spezzare le pratiche restrittive di Nad: simbolista Arthur B. Davies {che era ben cablato in un ricco collettore New York Circles, impressionante, impressionista, ma realistica, arthur, arthur Davies { Maurice Prendergast. {Davies e Lawson erano stati tra i blackball nel 1907.}

PROPRIETTA MOSTRA INDIPENDENTE, MARKEKMING IT AS AMERICAN SALON DES RIFUSIS. Nel febbraio del 1908 otto pittori mostrarono il loro lavoro nelle Macbeth Galleries. Gli otto, mentre il critico James Huneker li battezzò, includevano Henri, Sloan, Glackens, Luks e Shinn-the Philadelphia cinque e tre cinque, tre, stilisticamente diversi ma ugualmente determinati a spezzare le pratiche restrittive di Nad: simbolista Arthur B. Davies {che era ben cablato in un ricco collettore New York Circles, impressionante, impressionista, ma realistica, arthur, arthur Davies { Maurice Prendergast. {Davies e Lawson erano stati tra i blackball nel 1907.}


(own independent exhibition, marketing it as an American Salon des Refusés. In February 1908 eight painters showcased their work at the Macbeth Galleries. The Eight, as critic James Huneker baptized them, included Henri, Sloan, Glackens, Luks, and Shinn-the Philadelphia Five-and three others, stylistically different but equally determined to crack open NAD's restrictive practices: symbolist Arthur B. Davies {who was well wired into wealthy New York collector circles}, Impressionist/realist Ernest Lawson, and Postimpressionist Maurice Prendergast. {Davies and Lawson had been among the blackballed in 1907.})

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Nel febbraio del 1908, una grande mostra ebbe luogo presso le Macbeth Galleries, con otto artisti che cercavano di sfidare gli standard artistici convenzionali del loro tempo. Conosciuto come "The Eight", questo gruppo includeva figure di spicco come Henri, Sloan, Glackens, Luks e Shinn, soprannominati collettivamente The Philadelphia Five, insieme ad altri tre diversi artisti. Miravano a riflettere il loro desiderio di libertà e espressione creativa, che era ostacolato dalle pratiche restrittive della National Academy of Design.

La mostra è stata commercializzata come una versione americana del Salon des Refusés, attirando l'attenzione per il suo audace rifiuto dell'estetica tradizionale. Tra gli artisti c'erano Arthur B. Davies, strettamente collegati a collezionisti di arte benestanti, nonché altre figure notevoli come Ernest Lawson e Maurice Prendergast, che avevano entrambi affrontato l'esclusione dalle mostre dell'anno precedente. Le loro diverse influenze e tecniche simboleggiavano un cambiamento nella scena artistica di New York City, spingendo contro i limiti imposti dalle istituzioni affermate.

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ottobre 26, 2025

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