Scatta i pasticcini dai capezzoli di un bull-dyke di dieci piedi e vince una capra di cotone.
(Shoot the pasties off the nipples of a ten-foot bull-dyke and win a cotton-candy goat.)
In "Fear and Loathing in Las Vegas", l'autore Hunter S. Thompson presenta una narrazione vivida e surreale che cattura l'essenza caotica della controcultura degli anni '70. La storia segue il viaggio di Raoul Duke e del suo avvocato, il dott. Gonzo, mentre navigano a Las Vegas, sotto l'influenza di vari droghe, esplorando temi dell'eccesso e il declino del sogno americano. Lo stile di scrittura di Thompson fonde l'arguzia con immagini bizzarre, facendo in modo che il lettore metta in discussione la realtà e le norme sociali.
La citazione sulle riprese di "i pasticcini fuori dai capezzoli di un bull-dyke di dieci piedi" riflette la natura oltraggiosa e spesso assurda delle esperienze dei personaggi. Illustra il commento di Thompson sugli estremi del comportamento e le percezioni spesso deformate della società moderna. La menzione di vincere una "capra di cotone" sottolinea ulteriormente il surrealismo che permea la narrazione, mettendo in evidenza le distrazioni frivoli tra le più profonde lotte affrontate dai protagonisti.