In "Liar's Poker", Michael Lewis evidenzia una sfida brutale in cui la perdita equivale a un dolore significativo senza mostrare segni di debolezza. La frase "non lacrime" indica un'aspettativa di stoicismo, indicando che i sconfitti devono sopportare la loro sofferenza in silenzio.
Questo concetto enfatizza una dura realtà in ambienti competitivi, in particolare nella finanza, in cui mostrare la vulnerabilità può essere vista come un segno di fallimento. La necessità di tacere sulle proprie lotte riflette una cultura che valorizza la resilienza e la tenacità sull'espressione emotiva.