In "The Fifth Risk", l'autore Michael Lewis evidenzia le strategie manipolative utilizzate da organizzazioni come l'American Energy Alliance, guidate da Thomas Pyle. Questo gruppo è stato scoperto come entità di lobbying che opera in gran parte come una macchina di propaganda finanziata dalle principali società di combustibili fossili, tra cui ExxonMobil e Koch Industries. Le connessioni di Pyle con queste aziende sono significative, dato il suo background come lobbista per Koch Industries e le sue attività nella pubblicazione di critiche contro gli sforzi governativi per mitigare la dipendenza dal carbonio.
Le rivelazioni sull'American Energy Alliance illustrano l'intersezione di interessi aziendali e politici, poiché gli sforzi di Pyle contribuiscono a minare le politiche del Dipartimento dell'Energia volte a ridurre la dipendenza dal carbonio. Il libro sottolinea le più ampie implicazioni di tale lobbying sulle normative ambientali e le sfide che hanno affrontato la transizione a fonti energetiche più pulite tra influenze del settore radicate.