Quando le persone mi dicono che sto bene, la mia risposta è "Sto provando". Ma ci sono alcune persone che mi conoscono da un momento in cui faccio quel viaggio a New York-e quando sente che sono il pastore di una chiesa, all'improvviso, è come se sapessi che mi hai pagato, ragazzo. So che stai pagando. Io ti conosco.' Si fermò. La sua voce si abbassò. No, dico. Mi conoscevi. Sapevi quella persona, ma non conosci la persona che sto cercando di diventare.
(When people tell me that I'm good, my response is, 'I'm trying.' But there's some people that know me from back when-anytime I make that trip to New York-and when they hear I'm the pastor of a church, all of a sudden, it's like I know you gettin' paid, boy. I know you gettin' paid. I know you.' He paused. His voice lowered. No, I say. You knew me. You knew that person, but you don't know the person that I'm trying to become.)
In "Avere un po 'di fede: una storia vera", l'autore Mitch Albom condivide le sue riflessioni sulla crescita e sulla percezione di sé. Descrive come le persone spesso lo riconoscono per i suoi risultati passati, specialmente quando imparano che ora è un pastore. Questo riconoscimento a volte viene fornito con ipotesi sul guadagno finanziario, portando a complicazioni nel modo in cui viene percepito rispetto a chi sta cercando di diventare.
Albom sottolinea che mentre apprezza i complimenti, si concentra sul suo viaggio in corso di auto-miglioramento. Riconosce che coloro che lo ricordano dai suoi giorni precedenti potrebbero non comprendere appieno il processo trasformativo che sta subendo. La sua affermazione evidenzia le differenze tra l'identità passata e la persona in cui stanno lavorando attivamente per evolversi.