Nell'estratto di "La prossima persona che incontri in cielo" di Mitch Albom, i personaggi riflettono sulla natura del dolore e della guarigione. Un personaggio esprime confusione per i suoi nuovi sentimenti, chiedendosi perché non li aveva riconosciuti prima. La conversazione rivela che le persone spesso trattengono le loro cicatrici e le lesioni passate in modo più vivido di quanto ricordino i momenti di guarigione e recupero. L'intuizione di Lorraine evidenzia una comune tendenza umana a concentrarsi su esperienze dolorose piuttosto che sulle trasformazioni positive che seguono. Suggerisce che mentre possiamo facilmente ricordare i dettagli delle nostre ferite, il processo di passaggio è meno memorabile, illustrando come i nostri traumi passati possono oscurare i nostri viaggi di crescita e guarigione.