In "Già morto", l'autore Charlie Huston sottolinea l'inutilità di cercare vendetta come mezzo per mettere in atto il cambiamento. Suggerisce che avere motivi radicati nella vendetta alla fine ostacola il progresso ed è controproducente. Questa prospettiva incoraggia le persone a guardare oltre le loro rimostranze e trovare modi più costruttivi per influenzare il mondo che li circonda.
Il messaggio di Huston evidenzia l'importanza di intenzioni positive quando si impegna a un cambiamento significativo. Lasciando andare emozioni dannose come la vendetta, le persone possono concentrarsi su soluzioni e ambienti favoriti che promuovono la crescita e la guarigione. Questa mentalità è fondamentale per la creazione di impatti duraturi e benefici sulla società.