Voi umani si chiudono sempre a vicenda. Cellule. Sotterranei. Alcune delle tue prime carceri erano fogne, dove uomini si aggrapparono ai loro rifiuti. Nessun'altra creatura ha questa arroganza per limitare la propria. Potresti immaginare un uccello che imprigiona un altro uccello? Un cavallo che incarceva un cavallo?
(You humans are always locking each other away. Cells. Dungeons. Some of your earliest jails were sewers, where men sloshed in their own waste. No other creature has this arrogance-to confine its own. Could you imagine a bird imprisoning another bird? A horse jailing a horse?)
In "The Magic Strings of Frankie Presto", Mitch Albom riflette sulla tendenza umana a imprigionarci l'un l'altro. Sottolinea l'uso storico di ambienti difficili, come le fogne, come luoghi di confinamento, sottolineando la gravità di tali pratiche. Questa critica indica un'arroganza unica nell'uomo, che creano sistemi per bloccare gli altri, a differenza di qualsiasi altra specie che coesiste in pace senza misure così dure.
Albom mette in discussione la moralità dietro queste...