Come ci mostra la storia, quando la colonizzazione è volontaria, le persone si autoselezionano meglio di qualsiasi sistema di test. È come quegli sciocchi tentativi di controllare l'immigrazione negli americani sulla base delle caratteristiche ritenute desiderabili, quando in realtà l'unico tratto che definisce storicamente gli americani è "discendere da qualcuno disposto a rinunciare a tutto per vivere lì". La disponibilità è il test più importante.
(As history shows us, when colonization is voluntary, people will self-select better than any testing system. It's like those foolish attempts to control immigration to American based on the traits that were deemed desirable, when in fact the only trait that defines Americans historically is "descended from somebody willing to give up everything to live there." Willingness is the single most important test.)
In "Ender in Exile", Orson Scott Card sottolinea che la colonizzazione volontaria consente agli individui di scegliere il proprio percorso in base alle proprie aspirazioni. Questo processo di autoselezione è più efficace di qualsiasi sistema di test imposto, poiché riflette la vera motivazione e il desiderio delle persone di cercare opportunità migliori. Quando le persone emigrano spinte da un forte impegno e volontà personale, spesso dimostrano resilienza e ambizione.
L'autore critica gli sforzi storici volti a controllare l'immigrazione imponendo tratti desiderabili arbitrari. Sostiene che l'essenza dell'essere americano non è definita da alcuna caratteristica particolare ma piuttosto dalla volontà condivisa delle persone di lasciarsi alle spalle il proprio passato e intraprendere nuovi viaggi. Questa volontà di assumersi rischi significativi è una qualità fondamentale che dovrebbe essere celebrata, poiché guida la crescita sia individuale che nazionale.
