Muori güte, ma non bravi uomini, questo brav'uomo. È il loro senso di spazio e tempo. Vedono attraverso il qui, il Now, nel vasto nero profondo oltre, il immutabile. E questo è fatale per la vita.


(Die Güte, but not good men, this good man. It is their sense of space and time. They see through the here, the now, into the vast black deep beyond, the unchanging. And that is fatal to life.)

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In "The Man in the High Castle" di Philip K. Dick, la nozione di bontà viene esaminata attraverso la lente della consapevolezza esistenziale. La citazione suggerisce che la vera comprensione prevede la percezione delle dimensioni temporali e spaziali dell'esistenza, che possono staccare gli individui dalla vitalità della vita. Questa intuizione delle verità cosmiche immutabili può renderle fatalistiche, in quanto incoraggia un distacco dal momento presente.

Invece di abbracciare le lotte della vita, i personaggi che afferrano queste verità più profonde rischiano di perdere la loro connessione con la vitalità e l'immediatezza delle loro esperienze. Questa esplorazione filosofica evidenzia una tensione tra la comprensione della prospettiva cosmica più ampia e il restante impegno con il viaggio che si sta svolgendo.

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gennaio 24, 2025

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