Ciò che non comprendono è l'impotenza dell'uomo. Sono debole, piccolo, senza alcuna conseguenza all'universo. Non mi nota; Vivo in Unseen. Ma perché è male? Non è così? Che gli dei notano che distruggono. Sii piccolo ... e sfuggirai alla gelosia del Grande.


(What they do not comprehend is man's helplessness. I am weak, small, of no consequence to the universe. It does not notice me; I live on unseen. But why is that bad? Isn't it that way? Whom the gods notice they destroy. Be small… and you will escape the jealousy of the great.)

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La citazione riflette una toccante comprensione dell'esistenza umana e dell'insignificanza nel vasto universo. L'oratore riconosce la propria debolezza e piccolezza, affermando che si sentono inosservati dall'universo. Questa realizzazione porta a una contemplazione più profonda del perché tale stato potrebbe non essere necessariamente visto negativamente. Invece di lamentarsi della loro mancanza di potere, considerano i vantaggi di essere trascurati da potenze o divinità più elevate, suggerendo che l'invisibilità può essere una forma di sicurezza.

L'idea trasmessa è che la grandezza spesso arriva con il controllo e la potenziale distruzione, quindi essere piccoli potrebbe servire da misura protettiva contro la gelosia e l'ira di coloro che sono più potenti. Questa prospettiva funge da promemoria delle complessità dell'esistenza umana - dove, in un mondo governato da forze al di là della comprensione, abbracciare la propria insignificanza potrebbe essere un percorso verso la pace e la sopravvivenza. Invita i lettori a riflettere sulle virtù dell'umiltà e dell'anonimato in mezzo a un universo apparentemente indifferente.

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gennaio 24, 2025

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