Si ritrovò a pensare alla sua infanzia. Perché bevi così tanto, maestro? Questa non è una domanda musicale. Sei triste, maestro? Ancora una volta, non una domanda musicale. A volte sono triste, maestro. Pratica di più. Parlare di meno. Sarai più felice.yes, maestro. Tutti si uniscono a una band in questa vita. A volte sono quelli sbagliati.
(He found himself thinking about his childhood.Why do you drink so much, Maestro?This is not a music question.Are you sad, Maestro?Again, not a music question.I am sad sometimes, Maestro.Practice more. Speak less. You'll be happier.Yes, Maestro.Everyone joins a band in this life.Sometimes, they are the wrong ones.)
Il passaggio riflette sull'introspezione di un personaggio sul loro passato, evidenziando momenti di vulnerabilità e il ruolo di un mentore. Il dialogo suggerisce che il mentore, chiamato "maestro", si confronta con domande sul suo bere e tristezza, che indicano lotte emotive più profonde che si estendono oltre la musica. Il consiglio dato di praticare di più e parlare meno sottolinea l'importanza della dedizione e dell'autoriflessione come mezzo per trovare la felicità.
La menzione di tutti coloro che si uniscono a una band tocca metaforicamente le scelte che le persone fanno nella vita e le relazioni che formano. Implica che mentre alcune connessioni possono essere arricchenti, altre possono portare a insoddisfazione. Questi temi di riflessione e la ricerca di adempimento personale risuonano in tutta la narrazione, suggerendo che il viaggio della vita coinvolge sia gioia che dolore.