Mi sono innamorato dei libri. Alcune persone trovano la bellezza nella musica, altre nella pittura, alcune nel paesaggio, ma la trovo a parole. Per bellezza, intendo la sensazione che hai improvvisamente intravisto un altro mondo, o ho guardato in un portale che rivela una sorta di magia o romanticismo da cui il mondo è stato costruito, la sensazione che ci sia qualcosa di più del banale e una ragione per il nostro decollo.
(I fell in love with books. Some people find beauty in music, some in painting, some in landscape, but I find it in words. By beauty, I mean the feeling you have suddenly glimpsed another world, or looked into a portal that reveals a kind of magic or romance out of which the world has been constructed, a feeling there is something more than the mundane, and a reason for our plodding.)
In "To proprietario di un drago", l'autore Donald Miller riflette sul suo profondo amore per i libri e sulla bellezza unica che trova a parole. A differenza di coloro che derivano da bellezza dalla musica, dall'arte o dalla natura, Miller sperimenta una profonda connessione emotiva attraverso la letteratura. Descrive questo amore come uno sguardo a un altro regno, evocando sentimenti di magia e romanticismo che trascendono il mondo quotidiano. Questa connessione alla letteratura gli dà un senso di scopo e una maggiore comprensione della vita oltre la routine.
Le intuizioni di Miller evidenziano il potere trasformativo della lettura. Suggerisce che i libri fungono da portali per altre realtà, fornendo un apprezzamento più profondo per l'esistenza e rivelando complessità nella nostra vita. L'esperienza di innamorarsi dei libri non è solo una passione, ma un viaggio che invita l'esplorazione dello straordinario tra l'ordinario, ricordandoci la magia che la letteratura contiene.