I {Music} è nato all'aria aperta, nelle pause delle onde e del fischio delle tempeste di sabbia, degli grossi dei gufi e delle risate degli uccelli Tui. Viaggio in echi. Guido la brezza. Ero forgiato di natura, robusto e crudo. Solo l'uomo modella i miei bordi per rendermi bello. {Capitolo 2}


(I {Music} was born in the open air, in the breaks of waves and the whistling of sandstorms, the hoots of owls and the cackles of tui birds. I travel in echoes. I ride the breeze. I was forged in nature, rugged and raw. Only man shapes my edges to make me beautiful. {Chapter 2})

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In "The Magic Strings of Frankie Presto", la musica è raffigurata come una forza che proviene dal mondo naturale, con i suoi suoni che emergono da vari elementi come onde e tempeste di sabbia. L'autore, Mitch Albom, illustra la musica come un'entità vivente che risuona con l'ambiente, catturando l'essenza della vita attraverso i suoni della natura. Questa connessione evidenzia come la musica si intreccia con l'ambiente circostante, abbracciando le qualità selvagge e selvagge del mondo naturale.

La narrazione suggerisce che mentre la musica è intrinsecamente bella, richiede un'influenza umana per perfezionare la sua forma. Questa nozione enfatizza il ruolo dell'umanità nel modellare l'espressione artistica, producendo musica non solo un prodotto della natura ma una collaborazione tra il selvaggio e il realizzato. Il viaggio della musica, viaggiando attraverso gli echi e cavalcando sulla brezza, sottolinea la sua presenza universale e la connessione profonda con la vita stessa.

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gennaio 22, 2025

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