Lo guardai ora, le sue mani lavoravano con cautela, come se stesse imparando a usarli per la prima volta. Non poteva premere duramente con un coltello. Le sue dita tremavano. Ogni morso era una lotta; Masticò il cibo finemente prima di deglutire .. La pelle dal suo polso alle nocche era costeggiata con macchie di età, ed era sciolto, come la pelle appesa da un osso di zuppa di pollo.

(I watched him now, his hands working gingerly, as if he were learning to use them for the first time. He could not press down hard with a knife. His fingers shook. Each bite was a struggle; he chewed the food finely before swallowing.. The skin from his wrist to his knuckles was dotted with age spots, and it was loose, like skin hanging from a chicken soup bone.)

di {Mitch Albom}
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In "Martedì con Morrie" di Mitch Albom, l'autore descrive le lotte fisiche di Morrie mentre si prepara con gli effetti dell'invecchiamento e della malattia. Le mani di Morrie sono traballanti e gli sembrano non familiari, indicando una profonda perdita di forza e destrezza. Ogni atto di mangiare diventa una sfida, illustrando la sua fragilità e lo sforzo richiesto solo per consumare un pasto. Le immagini delle sue mani sottolineano il pedaggio che il tempo e la malattia hanno assunto il suo corpo.

I dettagli aggiuntivi sulle macchie di età sulla pelle di Morrie servono a evidenziare l'inevitabilità dell'invecchiamento e delle sue conseguenze. La sua pelle, sciolta e fragile, sottolinea ulteriormente un senso di vulnerabilità. Attraverso queste vivide descrizioni, Albom interpreta Morrie non solo come mentore ma come un essere umano che affronta le realtà della vita, con tutte le sue lotte e imperfezioni.

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gennaio 22, 2025

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