Nel libro "44 Scotland Street" di Alexander McCall Smith, un personaggio di nome Angus Lordie esprime una prospettiva umoristica sulla scrittura della poesia cinese dell'ottavo secolo in inglese. Suggerisce che il compito è sorprendentemente semplice e non richiede molti sforzi da lui. Questo commento riflette un atteggiamento spensierato e forse un elemento di ironia per quanto riguarda le complessità della poesia in diverse lingue e culture.
La dichiarazione di Angus apre un dialogo sulla creatività e sull'accessibilità dell'espressione artistica. Invita i lettori a considerare come la poesia può trascendere i confini culturali ed essere reinterpretata o ricreata in varie forme. La sua fiducia giocosa sottolinea l'idea che l'arte possa essere sia complessa che semplice, a seconda del proprio approccio e della propria prospettiva.