Allora lei rise di lui, perché sembrava un ragazzino, non una Bestia adulta molto grande con una voce così profonda da farti tremare i capelli sulla nuca quando la sentivi. «Ma le verdure fanno bene», disse, e aggiunse carezzevole: «ti fanno crescere grande e forte». Lui sorrise mostrando tanti denti. «Capisci perché non desidero più mangiare verdure.
(She laughed at him then, because he sounded like a small boy, not like a very large grown-up Beast with a voice so deep it made the hair on the back of your neck stir when you heard it. 'But vegetables are good for you,' she said, and added caressingly, 'They make you grow up big and strong.'He smiled, showing a great many teeth. 'You see why I wish to eat no more vegetables.)
Nel libro "Rose Daughter" di Robin McKinley, si svolge uno scambio divertente tra una ragazza e una grande Bestia. La ragazza si diverte nel tono infantile della Bestia, contrastandolo con la sua presenza imponente. Questo momento cattura l'innocenza e la vulnerabilità che possono esistere anche in un essere formidabile, evidenziando il lato più tenero dietro il suo aspetto mostruoso.
Sostiene scherzosamente che le verdure sono benefiche per la crescita e la forza, cercando di incoraggiarlo a mangiarle. La Bestia, tuttavia, esprime il desiderio di evitare le verdure, rivelando una natura più giocosa e ribelle dietro il suo temibile aspetto. Questa interazione mette in mostra i temi della crescita, del nutrimento e della complessità dell'identità all'interno della storia.