L'occhio può vedere ciò che abbiamo in comune o concentrarci su ciò che ci tiene separato. E il cuore può sentire ciò che si unisce a noi con tutto o riproduci i suoi molti tagli. E la lingua può lodare il vento o avvertire contro la tempesta, può lodare il mare o temere il diluvio.
(The eye can see what we have in common or focus on what keeps us apart. And the heart can feel what joins us with everything or replay its many cuts. And the tongue can praise the wind or warn against the storm, can praise the sea or dread the flood.)
La citazione di "The Book of Awakening" di Mark Nepo evidenzia la dualità della percezione e dell'emozione umana. Suggerisce che la nostra visione può unirci attraverso esperienze condivise o isolarci sottolineando le nostre differenze. Allo stesso modo, i nostri cuori hanno la capacità di connettersi con il mondo che ci circonda o di soffermarsi su dolori passati. Ciò riflette la complessità delle relazioni umane e le scelte che facciamo su come ci impegniamo con gli altri.
Nepo elabora ulteriormente il potere del linguaggio, trasmettendo che le nostre parole possono celebrare la bellezza della vita o avvisarci dei suoi pericoli. Ciò sottolinea l'importanza della prospettiva nel modellare la nostra realtà e le nostre interazioni. In definitiva, la citazione incoraggia la consapevolezza, invitandoci a concentrarci su connessioni, apprezzamento e potenziale per la comprensione nelle nostre vite.