La verità era, quando si trattava dell'Islam, era stato violento sin dal suo inizio. Il suo obiettivo chiaramente dichiarato era la conquista in tutto il mondo. Era un mandato tramandato in tutti i suoi testi religiosi. E mentre Harvath credeva che ci fossero musulmani pacifici e moderati, sapeva studiare la religione che non esisteva l'Islam pacifico e moderato.
(The truth was, when it came to Islam, it had been violent since its inception. Its clearly stated goal was worldwide conquest. It was a mandate handed down in all of its religious texts. And while Harvath believed there were peaceful and moderate Muslims, he knew from studying the religion that there was no such thing as peaceful and moderate Islam.)
Nel libro "The Apostle" di Brad Thor, il protagonista alle prese con la complessa realtà dell'Islam, che considera intrinsecamente violento dai suoi inizi. Crede che la religione abbia uno scopo fondamentale del dominio globale, un concetto che interpreta radicato nei suoi testi sacri. Questa prospettiva modella la sua comprensione della fede e dei suoi seguaci.
Nonostante il riconoscimento che ci sono individui pacifici e moderati all'interno della comunità musulmana, Harvath è scettico sull'esistenza di una dottrina islamica veramente pacifica. Il suo studio sulla religione lo porta ad affermare che, al centro, l'Islam non può essere separato dai suoi obiettivi storici aggressivi, che complica la nozione di moderazione all'interno della fede.