Nel passaggio di "Ulisse" di James Joyce, l'oratore riflette sulla natura del denaro, suggerendo che il suo vero valore va oltre la semplice valuta. Sottolineano che il denaro significa potere, una realizzazione che spesso sfugge ai giovani che devono ancora coglierne il significato. La saggezza dell'oratore, modellata da una lunga vita, evidenzia il contrasto tra l'ignoranza giovanile e la comprensione che deriva dall'esperienza.
Il riferimento a Shakespeare serve a sottolineare la tempo senza tempo di questo tema. Suggerisce che la saggezza e le intuizioni sulla vita e il potere sono rilevanti oggi come in passato. In definitiva, la citazione incapsula l'idea che comprendere il ruolo del denaro nella società sia una lezione cruciale che spesso arriva solo con l'età ed esperienza.