Nel libro "Echoes of Autobiography" di Naguib Mahfouz, l'autore si impegna in una conversazione con lo sceicco Abd Rabbuh al-Ta’i. La discussione ruota attorno al tema dell'ottimismo, spingendo l'indagine sulle fonti delle prospettive positive dello sceicco. La sua risposta evidenzia un profondo apprezzamento per espressioni eloquenti e belle parole, suggerendo che questa ammirazione promuove un senso di speranza, anche in assenza di azione.
Questa interazione rivela un'intuizione interessante sulla natura umana, in cui il semplice godimento del linguaggio poetico e delle idee ponderate può ispirare un senso di positività e motivazione. Nonostante il riconoscimento della disconnessione tra gli ideali espressi nelle parole e le azioni intraprese nella realtà, lo sceicco rimane ottimista, sottolineando il potere duraturo della bellezza nel linguaggio per elevare lo spirito.