Perché ero stato stanco troppo a lungo e litigioso troppo e troppo spesso spaventato dall'emicrania e dal fallimento e le giornate diventavano più brevi
(Because I had been tired too long and quarrelsome too much and too often frightened of migraine and failure and the days getting shorter)
Nel suo libro "Incuperarsi verso Betlemme", Joan Didion riflette sugli oneri di affaticamento, conflitto e ansia che le hanno pesato molto. Esprime un senso di stanchezza dalle costante lotte della sua vita, che hanno portato a un ciclo di litigi e malcontento. Questa prolungata stanchezza sembra offuscare la sua prospettiva, facendo sentire le sfide quotidiane ancora più scoraggianti.
Didion tocca anche le sue paure, in particolare quelle legate alle emicranie e l'incombente senso di potenziale fallimento. La natura fugace del tempo, aggravata dai giorni di accorciamento, aumenta il suo disagio e aumenta i suoi sentimenti di vulnerabilità. Le sue osservazioni introspettive rivelano una profonda consapevolezza del pedaggio emotivo che queste pressioni possono assumere un individuo.