In "Catch-22" di Joseph Heller, il personaggio maggiore, il maggiore diventa un bersaglio dell'umorismo crudele del destino, a cominciare dalla sua somiglianza con l'attore Henry Fonda. Questa somiglianza pone le basi per una vita piena di disgrazie ironiche e battute pratiche che lo perseguitano durante la sua esistenza. Il maggiore maggiore è raffigurato come una figura sfortunata la cui vita è una serie di eventi sfortunati orchestrati dal destino.
Inoltre, l'assurdità del suo nome, maggiore maggiore, aggrava ulteriormente la sua situazione. Incarna l'idea di essere intrappolato da circostanze al di fuori del proprio controllo, illustrando il tema generale del libro che spesso umorismo e tragedia coesistono in una narrazione complessa sulle assurdità della guerra e della vita stessa.