Ubriaco o semplicemente bevendo, Skye aveva passato molte ore cercando di non pensare alla caccia, alla pistola e Andrew Lockwood, su nulla di tutto ciò. Aveva bevuto per essere caricato, per essere sprecato, per essere felice, per essere triste, perché amava il gusto, perché era contro l'uccisione di animali, perché a suo marito piaceva il sesso approssimativo, perché aveva incubi sui serpenti sotto la sua tenda, perché suo padre si era smesso di amarla, perché odiava il lago di Swan, perché era andata a Redhawk.
(Drunk or just drinking, Skye had passed many hours trying not to think about the hunt, about the gun and Andrew Lockwood, about any of it. She had drunk to get loaded, to get wasted, to get happy, to get sad, because she loved the taste, because she was against killing animals, because her husband liked rough sex, because she had nightmares about snakes under her tent, because her father had stopped loving her, because she hated Swan Lake, because she had gone to Redhawk, because she was mad at her mother for offering to trade her life for Caroline's, because Skye herself had killed a man dead.)
Skye si ritrovò persa in un vortice di emozioni, usando l'alcol come fuga dagli oneri che portava. Si abbandonava spesso, sia in cerca di gioia o sollievo dal dolore, guidata da un mix di conflitti e ricordi personali. Ogni bevanda era un modo per far fronte al suo passato travagliato, ai suoi sentimenti irrisolti verso la sua famiglia e alla colpa delle sue azioni.
Le sue riflessioni hanno rivelato un profondo tumulto interno mentre si è prefisso del suo ruolo nella caccia e nelle sue relazioni complesse. Le lotte di Skye hanno incapsulato un conflitto tra il suo amore per la vita e il suo disprezzo per la violenza, segnando in definitiva il suo viaggio verso la scoperta di sé in mezzo a uno sfondo di dolore e rimpianto.