Annuì verso la finestra con il sole che scorreva. Lo vedi? Puoi andare là fuori, fuori, in qualsiasi momento. Puoi correre su e giù per il blocco e impazzire. Non posso farlo. Non posso uscire. Non riesco a correre. Non posso essere là fuori senza timore di ammalarsi. Ma sai cosa? Apprezzo quella finestra più di te.


(He nodded toward the window with the sunshine streaming in. You see that? You can go out there, outside, anytime. You can run up and down the block and go crazy. I can't do that. I can't go out. I can't run. I can't be out there without fear of getting sick. But you know what? I appreciate that window more than you do.)

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In "Martedì con Morrie", l'autore Mitch Albom ritrae una conversazione toccante su libertà e vincoli. Un personaggio esprime invidia per il semplice atto di godersi il sole all'esterno, evidenziando un netto contrasto nelle esperienze. La finestra simboleggia la barriera che la malattia ha creato, limitando la capacità di una persona di interagire con il mondo, mentre un altro dà per scontato quella libertà.

La persona che non può uscire enfatizza un profondo apprezzamento per la visione, suggerendo che i limiti spesso portano a una comprensione più profonda delle semplici gioie della vita. Questa prospettiva spinge i lettori a riflettere sulla gratitudine e sulle benedizioni spesso trascurate che derivano dalla salute e dalla mobilità, rafforzando in definitiva il valore del gusto dei momenti della vita.

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gennaio 22, 2025

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