In che modo Dio potrebbe essere così crudele da creare una donna musulmana con così tanta carne e così poco appedale sessuale?
(How could God be so cruel as to create a Muslim woman with so much flesh and so little sex appeal?)
Nel suo libro di memorie "Leggendo Lolita in Teheran", Azar Nafisi esplora le complessità dell'identità e le aspettative sociali per le donne in Iran. La citazione riflette una prospettiva provocatoria sulle opinioni contrastanti della bellezza e della desiderabilità all'interno di quadri culturali e religiosi. Sfida la nozione di intenzione divina dietro l'aspetto fisico, evidenziando come la società spesso giudica duramente le donne in base a attributi superficiali.
Il lavoro di Nafisi approfondisce la vita delle sue studentesse che affrontano l'oppressione e cercano di recuperare le loro identità attraverso la letteratura. La citazione sottolinea la lotta contro le norme sociali che dettano il valore e l'attrattiva, spingendo i lettori a mettere in discussione gli standard arbitrari imposti alle persone, in particolare le donne, nelle società patriarcali.