È nella terra dei sognatori, è nella terra che i sognatori sognano che i sogni di giustizia e desiderio sono certi come i numeri. È nella terra degli insonni che la giustizia e il desiderio sono licenziati come semplicemente sogni. Sono nato nella prima terra e sono tornato alla seconda: erano la stessa cosa. Conosci il suo nome.
(It is in the land of dreamers, it is in the land the dreamers dream that dreams of justice and desire are as certain as numbers. It is in the land of insomniacs that justice and desire are dismissed as merely dreams. I was born in the first land and returned to the second: they were one and the same. You know its name.)
In "Rubicon Beach" di Steve Erickson, la narrazione esplora i mondi contrastanti di sognatori e insonni. Nel regno dei sognatori, le aspirazioni per la giustizia e il desiderio sono tenute con certezza, che rappresentano un luogo in cui i sogni sono vibranti e vivi. Questa terra simboleggia la speranza e il potenziale di cambiamento, in cui i sogni si traducono in obiettivi realizzabili.
Al contrario, la terra degli insonni percepisce la giustizia e il desiderio come semplici illusioni, persa per la durezza della realtà. L'autore riflette sulla propria esperienza, indicando un viaggio tra questi due mondi. Alla fine, suggerisce che entrambe le terre sono intrecciate, accennando alle complessità dell'esperienza umana e della percezione che modellano la nostra comprensione dei sogni e della realtà.
