È stato meraviglioso, una straordinaria lieto fine a quella che è iniziata come un'altra tragica storia di rock & roll, come se Bob Dylan fosse stato arrestato a Miami per essersi sparato in un piccolo teatro XXX squallido mentre accarezzava la spina dorsale di un ragazzo grasso.
(It was wonderful, a stunning happy ending to what began as another tragic rock & roll story, as if Bob Dylan had been arrested in Miami for jacking off in a seedy little XXX theater while stroking the spine of a fat young boy.)
In "Kingdom of Fear", Hunter S. Thompson esplora i temi contrastanti del trionfo e della tragedia nella cultura rock 'n' roll. Riflette sui percorsi imprevedibili degli artisti, paragonandolo a una narrazione che oscilla tra disgrazie oscure e gioiose risoluzioni. La menzione di Bob Dylan in una luce scandalosa cattura l'assurdità e la complessità della vita delle celebrità, facendo considerare i lettori la dicotomia della fama e dell'infamia.
La scrittura di Thompson illustra la natura caotica dell'esperienza americana negli ultimi giorni del 20 ° secolo. Presenta il rock 'n' roll come un microcosmo di più ampi conflitti sociali, in cui anche le figure più celebri possono trovarsi inseriti negli scandali. Questa dualità funge da commento stimolante sulla natura fugace del successo e della felicità in mezzo a uno sfondo di potenziale rovina.