Ma la magia proviene dal potere del bene, da questa forza che ci dice che non abbiamo bisogno di sottomettersi ai limiti e alle restrizioni imposte dal signor Destin, come lo chiama Nabokov.
(But the magic comes from the power of good, from this force which tells us that we do not need to submit to the limits and restrictions imposed on us by Mr. Destin, as Nabokov calls him.)
In "Reading Lolita in Teheran", Azar Nafisi riflette sul potere trasformativo della letteratura di fronte all'oppressione sociale. Sottolinea che la vera magia della letteratura deriva dalla bontà intrinseca che incarna, spingendo gli individui a resistere ai vincoli posti da figure autoritarie, denominate Mr. Destin nella sua narrazione.
Attraverso il suo libro di memorie, Nafisi evidenzia come la letteratura funge da fonte di empowerment, ispirando i lettori a sfidare lo status quo e perseguire le proprie identità. L'atto di impegnarsi con opere letterarie diventa una forma di ribellione contro i limiti imposti dalla società, illustrando così il profondo impatto della narrazione sulla libertà personale e sulla creatività.