La rivoluzione mi ha insegnato a non essere consolato dalle miserie di altre persone, a non sentirmi grato perché così tanti altri avevano sofferto di più. Il dolore e la perdita, come l'amore e la gioia, sono unici e personali; Non possono essere modificati rispetto ad altri.


(The revolution taught me not to be consoled by other people's miseries, not to feel thankful because so many others had suffered more. Pain and loss, like love and joy, are unique and personal; they cannot be modified by comparison to others.)

📖 Azar Nafisi

 |  👨‍💼 Scrittore

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In "Cose di cui sono stato in silenzio" di Azar Nafisi, l'autore riflette sul suo viaggio personale e sulle intuizioni acquisite attraverso esperienze di dolore e perdita. Sottolinea che la sofferenza di ogni individuo è profonda e distinta e non può essere misurata contro le difficoltà degli altri. Nafisi sostiene di riconoscere la natura unica delle proprie emozioni, piuttosto che sentire conforto nell'idea che gli altri possano aver subito circostanze peggiori.

Questa prospettiva incoraggia una comprensione autentica del dolore e della gioia personale. Riconoscendo che il dolore è intrinsecamente soggettivo, Nafisi suggerisce che è fondamentale onorare i propri sentimenti senza svalutarli attraverso il confronto. Il messaggio risuona come promemoria per abbracciare le nostre esperienze emotive individuali, facendo spazio sia al dolore che alla felicità in un modo genuino e personale.

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gennaio 27, 2025

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