Nel libro di Naguib Mahfouz "The Mirage", viene presentata una domanda toccante sulla necessità di potare gli alberi per favorire la crescita. Questa metafora serve a sfidare il nostro approccio alle relazioni, chiedendo perché manteniamo connessioni con le persone che sono dannose per il nostro benessere. Il testo suggerisce che proprio mentre rimuoviamo i rami malsani per promuovere la vitalità di un albero, dovremmo anche separarci con quelli inadatti alla nostra vita, piuttosto che sottoporci alla loro presenza per obbligo o paura della solitudine.
Inoltre, la narrazione riflette sulle conseguenze della tollerazione delle influenze negative nella nostra vita. Illustra come coloro che sono aggrappati a un senso del dovere possano diventare perduti e frenetici, agendo irrazionalmente e causando danni agli altri. Attraverso questo obiettivo, Mahfouz esorta i lettori a considerare gli oneri emotivi che portiamo quando rifiutiamo di abbracciare il cambiamento. Le immagini di sconosciuti terrorizzati evidenziano la paura e il caos in profondità che possono seguire quando permettiamo agli individui tossici di indugiare nella nostra vita.