In "The Book Club" di Mary Alice Monroe, la citazione di Steinbeck riflette la tendenza umana a evitare di affrontare problemi schiaccianti. Di fronte a problemi significativi, gli individui spesso sopprimono i loro pensieri come meccanismo di coping. Tuttavia, questa negazione crea un tumulto interno in cui i sentimenti irrisolti si mescolano con emozioni preesistenti, portando a sentimenti di malcontento e colpa.
Questo Churn emotivo guida un bisogno disperato a cogliere opportunità fugaci, poiché le persone temono di perdere quel poco che potrebbero aver lasciato. Invece di affrontare direttamente i loro problemi, vengono consumati da una coazione ad agire, rivelando una lotta tra il desiderio di realizzazione e l'ansia di perdita imminente.