Chiunque abbia il potere nella società determina ciò che può essere studiato, determina ciò che può essere osservato, determina cosa si può pensare.
(Whoever has the power in society determines what can be studied, determines what can be observed, determines what can be thought.)
Nel libro di Michael Crichton "Micro", la narrazione esplora il tema del potere nella società e la sua influenza sulla conoscenza. L'affermazione che coloro che in potenza determinano ciò che è accettabile da studiare e considerare evidenzia il controllo e l'influenza che i gruppi d'élite hanno sull'indagine scientifica e il discorso pubblico. Questo concetto suggerisce che la conoscenza non riguarda solo la scoperta, ma anche chi ha l'autorità di modellare le percezioni e definire le realtà.
Inoltre, questa idea parla delle più ampie implicazioni delle dinamiche di potere in contesti accademici e sociali. Solleva domande critiche sull'accessibilità della conoscenza e sull'importanza di diverse prospettive nel modellare la comprensione. Alla fine, Crichton sottolinea la necessità di vigilanza riguardo a chi è permesso influenzare ciò che può essere conosciuto e discusso nella nostra società.