Un fenomeno che ha dato origine alla mia prima visione critica del sottile stratagemma del potere: la legge prevalente ha minacciato uno con difficoltà, tutto per tenerne uno fuori dai guai. Quindi, ho concluso che il problema è inevitabile e il compito, il modo migliore per farlo, quale modo migliore per esserci.
(a phenomenon that gave rise to my first critical insight into the subtle ruse of power: the prevailing law threatened one with trouble, all to keep one out of trouble. Hence, I concluded that trouble is inevitable and the task, how best to make it, what best way to be in it.)
In "Genere Trouble", Judith Butler discute la complessa relazione tra potere e il concetto di problemi. Sottolinea come le norme e le leggi sociali creano un senso di pericolo, suggerendo che le stesse leggi progettate per proteggere le persone servono effettivamente a far rispettare la conformità e il controllo. Questo paradosso indica che inevitabilmente sorgeranno problemi, attraverso le aspettative sociali o l'espressione personale.
Butler sottolinea l'importanza di comprendere questa dinamica, sostenendo che la vera sfida sta nel navigare e abbracciare i problemi piuttosto che evitarlo. Rifarnando il nostro approccio ai conflitti e alle sfide presentate dal genere e dall'identità, possiamo iniziare a esplorare come interagire con le strutture di potere che modellano la nostra vita in modi più significativi e sovversivi.