O lettore, ho bisogno che tu ci immagini davvero perché non appariremo se non lo fai
(O reader, I need you to really imagine us because we will not appear if you do not)
In "Reading Lolita a Teheran", Azar Nafisi condivide le sue esperienze come professore di inglese in Iran, dove sfida il regime oppressivo raccogliendo un gruppo di studentesse per discutere di grandi opere di letteratura. Attraverso queste discussioni letterarie, mette in evidenza il potere della narrazione e dell'immaginazione come strumenti vitali sia per la libertà personale che per la resistenza contro la tirannia. Più tardi, la letteratura diventa una lente attraverso la quale esplorano la propria vita e i vincoli imposti dalla loro società.
Il libro di memorie sottolinea la necessità dell'immaginazione per la comprensione e la connessione con gli altri. Nafisi sottolinea una citazione diretta al lettore, esortandoli a visualizzare i personaggi e le esperienze che descrive. Questo appello a immaginare mette in luce l'importanza dell'empatia e il ruolo della letteratura nel colmare le divisioni culturali. Alla fine, la narrazione rivela come lo storytelling non solo possa illuminare la condizione umana, ma anche consentire agli individui di recuperare la loro autonomia di fronte all'oppressione.