La citazione di "Ubik" di Philip K. Dick introduce una figura misteriosa e potente conosciuta come Ubik. Questo essendo afferma di esistere al di fuori del tempo e dello spazio, creando soli, mondi e tutte le forme di vita. La sua affermazione del controllo sull'esistenza evidenzia un'autorità divina, sottolineando un profondo senso di onnipresenza e onnipotenza. L'idea che Ubik sia nominato ma non definito suggerisce un'identità più profonda che trascende la comprensione convenzionale.
Inoltre, la dichiarazione di Ubik, "Io sono", rafforza l'idea di un'essenza eterna che precede l'universo stesso. Questa affermazione solleva domande sull'esistenza, la creazione e la realtà, i lettori avvincenti a contemplare la natura del potere e l'esistenza di un ordine superiore. Il ruolo di Ubik come creatore e sorvegliante della creazione ritrae una relazione complessa tra esistenza e forza che la governa, invitando la riflessione su temi di esistenza, controllo e identità.