Conoscevo un buddista una volta, e da allora mi sono odiato.
(I knew a Buddhist once, and I've hated myself ever since.)
Nel "Regno della paura" di Hunter S. Thompson, riflette sulla sua interazione con un buddista, che lo ha portato a sperimentare un senso di odio per se stessi. Questa citazione suggerisce un profondo impatto che l'incontro ha avuto su di lui, evidenziando la complessità delle sue emozioni. Thompson spesso affronta temi di alienazione e disillusione nei suoi scritti, e questo momento incapsula la sua lotta con il conflitto interiore e la percezione di sé.
L'affermazione rivela un paradosso in cui una filosofia apparentemente pacifica come il buddismo innesca i sentimenti negativi all'interno di Thompson. Sottolinea quanto le esperienze profondamente personali possano modellare la propria visione del mondo e influenzare il loro stato emotivo. Questa toccante riflessione incoraggia i lettori a considerare come i propri incontri possano favorire l'introspezione o il disagio, rivelando gli intricati strati di esperienza e percezione umana.