Vedo in lui una forza oltraggiosa, con un annesso di malizia imperscrutabile. Quella cosa imperscrutabile è principalmente ciò che odio; E sii l'agente di balena bianca, o sii il preside della balena bianca, provocherò quell'odio su di lui.
(I see in him outrageous strength, with an inscrutable malice sinewing it. That inscrutable thing is chiefly what I hate; and be the white whale agent, or be the white whale principal, I will wreak that hate upon him.)
In "Moby-Dick" di Herman Melville, il narratore esprime un'animosità radicata verso Moby Dick, la balena bianca. Percepisce la balena come incorporando un potere formidabile accoppiato con una insondabile malizia che non può comprendere appieno. Questa complessità alimenta il suo odio, suggerendo che i suoi sentimenti non sono solo verso la balena stessa, ma anche verso la natura enigmatica della sua esistenza.
Il narratore è guidato dal desiderio di affrontare questa malevolenza, illustrando una lotta tra uomo e natura. Sia che Moby Dick rappresenti una forza della natura o un avversario più personale, l'intenzione del narratore di vendetta esatto sottolinea un tema centrale nel romanzo: il conflitto tra la ricerca dell'umanità per la comprensione e gli elementi inconoscibili del mondo.