In "Friends, Lovers, Chocolate" di Alexander McCall Smith, il protagonista riflette sulla natura della rabbia e delle sue origini. Si rende conto che concentrarsi su ciò che innesca la sua rabbia potrebbe non portare a alcun risultato produttivo. Invece, questa preoccupazione può spesso offuscare il giudizio e aggravare i sentimenti di frustrazione.
Questa intuizione suggerisce una comprensione più profonda della gestione emotiva, sottolineando che forse lasciar andare la necessità di rintracciare le radici della rabbia può fornire un percorso più chiaro verso la guarigione emotiva e la crescita personale. Riconoscendo che la dimora sulla rabbia potrebbe non essere utile, si apre a un approccio più costruttivo ai suoi sentimenti e relazioni.