Litigare per il cibo e per la bevanda, non avere scrupoli né vergogna, non distinguere il bene dallo sbagliato, non cercare di evitare la morte o il danno, non aver paura della forza maggiore o del numero maggiore, avidamente consapevole solo del cibo e della bevanda: tale è il coraggio del cane e del cinghiale.

Litigare per il cibo e per la bevanda, non avere scrupoli né vergogna, non distinguere il bene dallo sbagliato, non cercare di evitare la morte o il danno, non aver paura della forza maggiore o del numero maggiore, avidamente consapevole solo del cibo e della bevanda: tale è il coraggio del cane e del cinghiale.


(Quarreling over food and drink, having neither scruples nor shame, not knowing right from wrong, not trying to avoid death or injury, not fearful of greater strength or of greater numbers, greedily aware only of food and drink - such is the bravery of the dog and boar.)

📖 Xun Kuang

🌍 Cinese  |  👨‍💼 Filosofo

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Questa citazione descrive vividamente gli istinti grezzi e primordiali che spesso guidano il comportamento animale, riflettendo anche aspetti della natura umana. Il paragone tra il cane e il cinghiale evidenzia entità che sono motivate principalmente da bisogni primari – cibo e sopravvivenza – senza riguardo per la moralità o le conseguenze. Sottolinea una mentalità di lotta o fuga, dove l’istinto e l’interesse personale hanno la precedenza sull’etica, sulla saggezza o sul discernimento. Tale comportamento, se visto in un contesto sociale più ampio, può essere visto come una critica alle tendenze umane quando è guidato esclusivamente da desideri egoistici senza considerazioni morali. Suggerisce che il vero “coraggio” nella sua forma più brutale è radicato non nella nobiltà o nella virtù ma nella sconsiderata ricerca della gratificazione immediata e della sopravvivenza, ignorando le norme sociali o il potenziale danno a se stessi o agli altri. Questa prospettiva ci sfida a considerare le qualità superiori che distinguono gli esseri razionali dalle semplici creature istintive. Invita a riflettere su quanto spesso gli esseri umani si comportano in modo simile, concentrandosi sui bisogni o desideri immediati, trascurando le implicazioni morali e rischiando conflitti o danni per raggiungere la soddisfazione personale. Nel riconoscere questi tratti animaleschi, la citazione mette in guardia anche sulla possibilità che tali tendenze conducano la società al caos o al decadimento morale se non governate dalla ragione, dalla compassione e dai principi etici. Nel complesso, è un duro promemoria degli istinti di base che possono dominare il comportamento e dell’importanza di coltivare virtù superiori per trascenderle.

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dicembre 25, 2025

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