Avevamo sete di una qualche forma di bellezza, anche in un film incomprensibile, troppo intellettuale e astratto senza sottotitoli e censurato per riconoscimento. C'era un senso di meraviglia di essere in un luogo pubblico per la prima volta da anni senza paura o rabbia, essendo in un posto con una folla di sconosciuti che non era una manifestazione, una manifestazione di protesta, una linea di pane o un'esecuzione pubblica ... Per un breve periodo che abbiamo sperimentato collettivamente il tipo di terribile bellezza che può essere solo cuczzata attraverso un'angoscia estrema e espressa attraverso l'arte.
(We were thirsty for some form of beauty, even in an incomprehensible, overintellectual, abstract film with no subtitles and censored out of recognition. There was a sense of wonder at being in a public place for the first time in years without fear or anger, being in a place with a crowd of strangers that was not a demonstration, a protest rally, a breadline or a public execution...For a brief time we experienced collectively the kind of awful beauty that can only be grasped at through extreme anguish and expressed through art.)
La citazione riflette un profondo desiderio di bellezza tra il caos e la disperazione, evidenziando il forte impatto che l'arte può avere in tempi difficili. L'autore descrive frequentare un film che, nonostante la sua natura astratta e la mancanza di sottotitoli, ha offerto un senso di meraviglia e bellezza. Questa esperienza è in netto contrasto con il trauma condiviso degli ultimi anni dominata dalla paura, dalle proteste e dalla sofferenza pubblica, rendendo il momento particolarmente significativo e prezioso.
Nafisi sottolinea l'esperienza collettiva di trovare conforto nell'arte, suggerendo che tali momenti possono evocare profondi sentimenti di bellezza anche se circondati da angoscia. La natura fugace di questa esperienza in uno spazio pubblico cattura una rara opportunità per la connessione e la riflessione, ricordandoci il potere trascendente dell'arte di elevare i nostri spiriti nei tempi più bui.