Perché l'ho scritto? Per ricordare, ovviamente, ma esattamente cosa volevo ricordare? Quanto di questo è realmente accaduto? Ne ha fatto qualcuno? Perché tengo un taccuino? È facile ingannare se stessi su tutti quei punteggi. L'impulso a scrivere le cose è particolarmente compulsivo, inspiegabile per coloro che non lo condividono, utili solo accidentalmente, solo secondariamente, nel modo in cui qualsiasi coazione cerca di giustificarsi.


(Why did I write it down? In order to remember, of course, but exactly what was it I wanted to remember? How much of it actually happened? Did any of it? Why do I keep a notebook at all? It is easy to deceive oneself on all those scores. The impulse to write things down is a peculiarly compulsive one, inexplicable to those who do not share it, useful only accidentally, only secondarily, in the way that any compulsion tries to justify itself.)

📖 Joan Didion

🌍 Americano  |  👨‍💼 Autore

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Nella sua scrittura, Joan Didion esplora le complessità di mantenere un taccuino, mettendo in discussione i motivi dietro la sua necessità di documentare le esperienze. Riflette sui motivi della registrazione di pensieri ed eventi, esaminando la linea sfocata tra memoria e realtà. Didion medita l'autenticità dei suoi ricordi e il potenziale dell'autoinganno nel processo di ricordo.

Didion suggerisce che l'atto di scrivere è guidato da una profonda coazione che può essere difficile da capire per gli altri. Mentre riconosce i vantaggi non intenzionali di mantenere un quaderno, sottolinea che questo impulso manca spesso di una chiara giustificazione. Spinge i lettori a considerare la natura della memoria e i modi in cui cerchiamo di dare un senso alle nostre esperienze attraverso la documentazione.

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gennaio 29, 2025

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