In "L'insopportabile leggerezza delle focaccine" di Alexander McCall Smith, un personaggio riflette sull'eccessiva cautela della società per quanto riguarda il rischio. Questa mentalità si è evoluta al punto in cui gli individui possono esitare ad aiutare gli altri, anche in situazioni urgenti, a causa della paura di potenziali ripercussioni o passività. Questa preoccupazione per la sicurezza oscura la compassione umana di base e la volontà di aiutarsi a vicenda durante i periodi di bisogno.
La realizzazione del personaggio sottolinea una critica alle moderne norme sociali, che suggeriscono una perdita di responsabilità personale e supporto della comunità. Suggerisce che la pervasiva paura del rischio ha portato a una paralisi sociale che ostacola semplici atti di gentilezza. Questo commento invita i lettori a pensare all'equilibrio tra sicurezza e desiderio umano innato di aiutare gli altri esseri, illustrando come cautela eccessiva può impedire connessioni e azioni autentiche.