Perfino la lieve Sophia occidentale di Sophia di Tom Jones e la fastidiosamente pie di Clarissa Harlow di Richardson si distinse dicendo di no all'autorità dei loro genitori, delle loro società e delle norme e chiedendo di sposare l'uomo che scelsero. Forse è stato esattamente perché le donne erano private di così tanto nelle loro vite reali che sono diventate così sovversive nel regno della finzione, rifiutando l'autorità imposta loro, uscendo da vecchie strutture, non sottoponendo.
(Even the mild-mannered Sophia Western of Tom Jones and Richardson's annoyingly pious Clarissa Harlow distinguished themselves by saying no to the authority of their parents, their societies, and norms and demanding to marry the man they chose. Perhaps it was exactly because women were deprived of so much in their real lives that they became so subversive in the realm of fiction, refusing the authority imposed on them, breaking out of old structures, not submitting.)
In "Things I't Hicce" di Azar Nafisi ", l'autore esplora come personaggi femminili come Sophia Western di" Tom Jones "e Clarissa Harlow della società di lavoro di Richardson resistono alla società e all'autorità parentale affermando il loro diritto di scegliere i propri mariti. Questo rifiuto di conformarsi evidenzia l'empowerment di questi personaggi, permettendo loro di sfidare le convenzioni del loro tempo nonostante affrontino barriere significative nella loro vita quotidiana.
Nafisi suggerisce che le donne di oppressione affrontate nella realtà hanno alimentato il loro spirito ribelle nella finzione. Mentre navigavano un mondo pieno di restrizioni, queste figure letterarie divennero simboli di resistenza, sfidando i ruoli tradizionali e affermando la loro indipendenza. Rifiutando le aspettative poste su di esse, queste donne significano una più ampia ricerca di agenzia e auto-espressione, illustrando il potere della letteratura per articolare il dissenso e ispirare il cambiamento.